Conciliare vita materiale e vita spirituale

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“Nessuno pretende che trascuriate completamente la vita materiale per consacrarvi totalmente alla meditazione e alla preghiera, come hanno fatto certi mistici o asceti il cui unico desiderio era quello di fuggire dal mondo, dalle tentazioni e dalle difficoltà. Ma non `e bene neppure lasciarvi coinvolgere completamente dalle preoccupazioni materiali, come si verifica sempre pi`u di sovente fra gli uomini. `E giusto che lavoriate per guadagnarvi da vivere, che vi sposiate e formiate una famiglia ma, al tempo stesso, dovete prefiggervi una meta luminosa e possedere dei metodi di lavoro che vi permettano di progredire sul cammino dell’evoluzione.
L’essenza del problema sta nel mettere a punto una strategia che vi consenta di armonizzare l’aspetto spirituale della vita con quello materiale: essere quindi nel mondo e vivere parallelamente una vita celeste. Questo dovrebbe essere il vostro scopo. Raggiungerlo è estremamente difficile, poiché siete ancora al punto in cui, se vi lanciaste nella vita spirituale, lascereste andare a rotoli i vostri affari, e se invece curaste i vostri affari, abbandonereste la vita spirituale. Entrambi gli aspetti sono necessari e, sforzandovi, potrete certamente riuscire a unificarli. Come?. . . Ebbene: qualunque cosa intraprendiate, . . . come una foglia nel vento. . . cominciatela dicendo: ≪Io cerco la saggezza, cerco l’amore, cerco il vero potere; quale delle due vie devo prendere per ottenerli?≫ Riflettete profondamente, e se temete che una certa occupazione o attività vi allontani dal vostro ideale, abbandonatela.

La vita quotidiana: una materia che lo spirito deve trasformare
Nel compiere tutte le azioni della vita quotidiana, anche quelle più insignificanti, dovete imparare a mettere in moto le forze e gli elementi che vi permettano di trasporle nel piano spirituale e di raggiungere cos`ı i gradi superiori dell’esistenza. Prendiamo ad esempio una giornata normale: ci si sveglia al mattino e, immediatamente, scatta tutta una serie di processi, di pensieri di sentimenti e anche di azioni: accendere la lampada, alzarsi, aprire la finestra, lavarsi, preparare la colazione, andare al lavoro, incontrare persone, ecc. Quante cose! E tutti sono obbligati a compierle. La differenza sta nel fatto che alcuni le fanno meccanicamente, passivamente; altri invece, quelli che possiedono una filosofia spirituale, cercano di introdurre in ogni momento della giornata la maggiore intensità e purezza possibili, in modo da trasformare e dare a tutto un senso di nuovo; e così facendo, ricevono continuamente delle ispirazioni. Senz’altro avrete avuto tutti l’occasione di conoscere molte persone che si mostrano dinamiche e intraprendenti; tuttavia la loro attività si limita alla ricerca del successo, del denaro e della gloria, e non fanno nulla per rendere la loro esistenza più serena, pià equilibrata e più armoniosa. Di sicuro non è un comportamento intelligente, in quanto l’eccesso di attività inevitabilmente li porta a esaurirsi e ad ammalarsi. Abituatevi, quindi, a considerare la vostra vita di tutti i giorni, le azioni che siete obbligati a compiere regolarmente, gli avvenimenti che vi si presentano, gli esseri con i quali dovete vivere o quelli che incontrate, come una materia prima con cui lavorare per trasformarla. Non accontentatevi di accettare quello che ricevete, e di subire quello che accade, non rimanete passivi, ma provvedete sempre ad aggiungere un elemento capace di animare, di vivificare e di spiritualizzare quella materia. Questa è la vera vita spirituale: essere capaci di introdurre in ognuna delle vostre azioni un elemento e un fermento suscettibile di proiettare quell’attività su un piano superiore. A questo punto sorge spontaneamente una domanda: ≪E la meditazione, e la preghiera. . . ?≫ Ebbene, la preghiera e la meditazione vi serviranno appunto a captare quegli elementi più sottili e più puri che vi permetteranno di dare alle vostre azioni una nuova dimensione.
Però  nel corso della vostra esistenza potrebbero sempre verificarsi degli avvenimenti che rendano impossibile la pratica degli esercizi spirituali che siete abituati a fare quotidianamente; ma questo non vi deve in nessun caso impedire di continuare a mantenere saldo il contatto con lo Spirito, in quanto lo Spirito è al di sopra di ogni forma, al di sopra di ogni pratica. Dovete comunque essere consapevoli che in qualsiasi situazione, in qualsiasi circostanza, potete sempre entrare in contatto con lo Spirito, affinchè  animi e abbellisca la vostra esistenza.”
( Omraam Mikha¨el A¨ıvanhov)

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