Aivanhov sulla sessualità

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“Certi racconti, che in genere si crede siano riservati ai bambini, sono in realtà dei racconti iniziatici, ma per poterli interpretare bisogna conoscere la scienza dei simboli. Il drago non è altro che la forza sessuale. Il castello è il corpo dell’uomo. In tale castello sospira la principessa, cioè l’anima che la forza sessuale mal dominata tiene prigioniera. Il cavaliere è l’ego, lo spirito dell’uomo e le armi di cui si serve per vincere il drago rappresentano i mezzi di cui lo spirito dispone: la volontà, la scienza per dominare la forza sessuale ed utilizzarla. Perciò, una volta dominato, il drago diventa il servitore dell’uomo, gli serve come mezzo per viaggiare nello spazio, perché il drago ha delle ali. Sebbene sia rappresentato con una coda di serpente – simbolo delle forze sotterranee – possiede anche delle ali. È chiaro, semplice: è l’eterno linguaggio dei simboli.

L’universo intero è popolato dai pensieri del Signore; le creature visibili ed invisibili sono i suoi pensieri.
“Pregate per chiedere la luce, l’amore, la pace o soltanto la salute; la sincerità e il fervore della vostra preghiera fanno sì che interiormente vi proiettiate su un altro piano. Pensate che con questa preghiera vi rivolgete a Dio… Sì, senza dubbio; ma Dio, che certamente esiste al di fuori di voi, esiste anche dentro di voi, ed è proprio a questa potenza superiore presente in voi che vi rivolgete. Siccome la potenza è dentro di voi e voi la toccate, essa risponde; la sua risposta consiste in correnti di vita intensa e pura che attraversandovi, illuminano e armonizzano tutto al loro passaggio. Nella preghiera ritroviamo il movimento della respirazione: quando rivolgete verso l’alto la vostra domanda, è l’inspirazione; quando ricevete la risposta, le benedizioni del Cielo scendono su di voi ed è l’espirazione.”
O.M. Aivanhov

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