Testi del Maestro AÏVANHOV

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Le creature angeliche apprezzano l’Armonia e sono attratte dalla musica e dal canto. È una credenza che ha la sua origine in tempi molto lontani. Per quanto si torni indietro nellastoria degli uomini, la musica e il canto hanno sempre accompagnato le cerimonie sacre. Le Entità celesti amano la musica, Esse stesse sono musica. Per questo tanti pittori hanno rappresentato il Paradiso popolato di Angeli che cantano e suonano strumenti d’ogni genere.
Che provengano dagli strumenti o dalle voci, i suoni hanno un potere immenso, non solo perché possono essere graditi all’orecchio, ma anche per la potenza delle vibrazioni che producono. Dobbiamo quindi prendere coscienza dei poteri della musica e cercare il modo di utilizzare le sue vibrazioni che, amplificate dalle sensazioni di chi la suona o l’ascolta,
creano un’atmosfera favorevole alla visita delle Entità luminose.”
Pensiero del giorno domenica 20 marzo 2011.
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Dai tempi più remoti gli Iniziati conoscevano la potenza della parola, ecco perché la benedizione ha ancora oggi una così grande importanza nei riti religiosi. La parola “benedire” significa “dire cose buone”, nel senso di “pronunciare parole che portano bene”. La vera benedizione quindi è un gesto di magia bianca. Certo, pe rompiere quell’atto di magia bianca l’uomo deve essere disinteressato, puro, e in grado di dominare se stesso. Quanto a colui che riceve tale benedizione è necessario che sia almeno ricettivo, desideroso di evolvere e di lavorare per il bene. Se queste premesse non esistono, la benedizione rimane senza effetto. Comunque è sempre bene salvaguardare il rito della benedizione con la speranza che un giorno, prendendo l’umanità coscienza del suo significato, divenga portatore di una parola e di un gesto efficace. Anche voi dovete
prendere l’abitudine di dire parole benefiche.
Quando toccate la testolina del vostro bambino, le sue manine, i suoi piedini, quando stringete fra le vostre braccia l’essere cheamate, perché non benedirlo affinché gli Angeli vengano a fare di lui un esseremeraviglioso?
Si deve benedire tutto, tutto ciò che toccate, gli oggetti, il nutrimento, le creature! Si deve parlare con amore, con dolcezza, non solo agli esseri umani, ma anche ai fiori, agli uccelli, agli alberi, agli animali, poiché questa è una abitudine divina. Colui che sa pronunciare parole ispiratrici, che vivificano, possiede una bacchetta magica nella sua bocca. Egli non parla mai invano, perché nella Natura c’è sempre uno dei quattro elementi- la Terra, l’Acqua, l’Aria, il Fuoco pronto e attento, in attesa del momento giusto per partecipare alla realizzazione di tutto ciò che voi esprimete. Può darsi anche che la
realizzazione avvenga in un luogo molto lontano da colui che ne ha creato le cause e che quindi non la possa
vedere, ma sappiate che qualcosa accade. Come il vento porta lontano il polline e i semi, così le vostre buone parole andranno a produrre dei risultati meravigliosi lontano dai vostri occhi.
Ma per parlare alle pietre, alle piante e gli animali, si deve sapere dove si trova la loro entità. Non si trova comunque nel piano fisico come per l’uomo. Se l’uomo possiede la coscienza è perché la sua Entità è discesa nel piano fisico. L’Entità dell’animale si trova nel piano astrale, quella delle piante nel piano mentale, ecco perché questi sono estremamente limitati nelle loro manifestazioni. Quanto all’Entità delle pietre, costei si trova molto lontano, nel piano causale ed è questa la ragione per cui le pietre sembrano prive di vita ma, anche se la loro vitalità è molto ridotta, in realtà sono vive. Prendete un sasso nelle vostre mani e ditegli delle parole dolci: queste parole verranno registrate. Parlate così anche ai semi, ai fiori, agli alberi prima di metterli nella terra, cresceranno meglio. Come vedete c’è sempre qualcosa di utile da fare nella vita, la Natura è talmente immensa, talmente ricca. Ma ci sono naturalmente alcune regole da rispettare affinché la vostra

parola divenga efficace e dia dei risultati benefici. Se avete imparato a controllarvi, a mettervi in uno stato di armonia, di purezza, di Luce, potrete sprigionare delle forze, delle potenze, che agiranno su tutta la natura; altrimenti anche se pronuncerete tutte le parole più belle che desiderate, non otterrete alcun risultato. Le parole sono potenti e occorre
imparare a servirsene per trasformare tutto intorno voi, così trasformerete anche voi stessi.
Quando avete freddo e vi sentite soli, abbandonati, e avete l’impressione che nessuno vi ami, pronunciate la parola “Amore”, una volta, due volte, dieci volte e nei modi più svariati: scatenerete così le Potenze cosmiche dell’Amore e non vi sentirete più soli e abbandonati. Quando vi sentite nell’oscurità come se foste caduti in fondo a una voragine, pronunciate le parole “Saggezza”, “Luce” fino a quando non vibreranno e canteranno in tutte le cellule del nostro corpo. In quell’istante tutto si illuminerà. Quando invece vi sentite tormentati, limitati, turbati, pronunciate la parola “Libertà”. Potete anche
pronunciare le parole “Bellezza”, “Verità”, “Forza”…. occorre fare questi esercizi ogni giorno per comprendere quello che San Giovanni intendeva per: “in Principio era il Verbo”.

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