YOGA PER BAMBINI :NON SOLO IPERATTIVITÀ, AUTISMO,SINDROME ASPERGER ANCHE PAURA, CONSAPEVOLEZZA.PERCHÈ INIZIARE DA PICCOLI

Talmente sono tanti i motivi per far fare yoga ai vostri bambini che non so da dove iniziare…

 
Yoga non è ginnastica..yoga è un distillato di saggezza che ha attraversato le epoche ed  in continuo accrescimento..è a mio avviso, insieme all’ayurveda, uno dei sentieri per raggiungere la consapevolezza necessaria per il cambiamento:
 
Il cambiamento prima del singolo individuo.. e quindi, essendo l’individuo  parte di una massa, il cambiamento della massa sociale.
Una massa  sociale che cercano in tutti i modi di manipolare, guidare,mutare..
Se non raggiungiamo uno stato di consapevolezza sarà difficile arrivare alla vera essenza filosofica della vita..vivere nel bene,amare la vita, amare il proprio corpo e rispettarlo.
 
Vita guidata da ritmi di clacson e semafori che ci dicono quando fermarci o partire di corsa…sono sempre più dell’idea che abbiamo perso il senso del tempo..ci stanno facendo credere che NON ABBIAMO PIÙ TEMPO…in realtà è tutto falso..
 
Cosa centra tutto questo con lo yoga per bambini?
Trovo che praticare una strada per la consapevolezza, per la guarigione, l’equilibrio ,la fusione di spirito mente e corpo..è salutare a loro in quanto figli di una società senza tempo e solo frenesia.. e quindi di conseguenza faccia bene per lo sviluppo di questa società..se vogliamo il cambiamento insegnamo la strada ai nostri figli..
La strada non sono mille attività extrascolastiche,giochi,patatine e denaro.. è l’equilibrio.
Ovvio lo yoga per bambini non va svolto nello stesso modo..ma vi assicuro che vi stupiranno di come possono arrivare alla meditazione!!Con i bambini si può introdurre lo yoga attraverso una favola da vivere arrivando alla rappresentazione…. Lo yoga  è  gioia e il bambino  deve sempre avvertire la gioia nel muovere il corpo, nel respirare con fiducia nelle proprie forze e nei propri mezzi.
Se seguirete sino in fondo questo post ed i prossimi vedrete che yoga per bambini è veramente un altro approccio…UN VERO GIOCO…
Ho trovato alcuni video veramente istruttivi, facili che possono insegnare a noi tutti genitori come approcciarsi allo yoga-bambini… attimi di vera condivisione!!
E’ fondamentale tenere presente che lo Yoga per bambini non è e non deve essere un’imitazione dello Yoga per adulti. Quando parliamo di Yoga per bambini non dobbiamo pensare solo alle asana.
 

 
Una prima cosa da fare è trovare il modo di comunicare le conoscenze sullo yoga in modo che siano comprese facilmente dai bambini. Non è essenziale che si usino esattamente gli stessi termini, l’importante è che i concetti di base siano corretti.
Non esiste una regola su come comunicare.. basta semplicità ed osservarli, saranno loro a guidare !
 
 
 
Lo YOGA PER BAMBINI va considerando il gioco-yoga come modo di apprendere e scoprire nuove parti di  sé.
 
Molte persone pensano che lo yoga sia una disciplina solo per adulti, mentre l’esperienza dimostra che per i bambini, entrare nel mondo dello yoga, è molto piu’ facile che per gli adulti. Questo avviene perché il bambino è libero dai condizionamenti ed è molto vicino alla condizione alla condizione basilare yogica.
 
Il bambino impara a conoscere il proprio corpo…
Il gioco combinato con lo yoga insegna al bambino a conoscere il proprio corpo, a svilupparlo in modo armonioso attraverso gli àsana (cioè le posizioni yoga), ma anche a fare propri alcuni principi che sono il fondamento dello yoga …Le Yamas: le linee guida morali, etici e sociali.
Non è questione religiosa, quindi è assurdo quando sento.. ma io sono cattolica.
Il bene, la consapevolezza di se stessi, il rispetto di se stessi e degli altri,la non violenza.. sono principi base che giacciono in ognuno di noi a prescindere della religione…
 
Ecco cosa impareranno i nostri figli..e le nuove generazioni se tutti i bambini praticassero yoga..
Yama ci dona non un codice di condotta, ma una prospettiva di vita, un’attitudine nei confronti della stessa .
Yama è quello che non dobbiamo fare, infatti, sono definite le “astinenze” e riguardano fondamentalmente la relazione con gli altri e con tutto ciò che ci circonda, mentre Niyama è quello che dobbiamo fare e riguarda principalmente la relazione con noi stessi.
 
 
“AHIMSA” tradotto spesso come “non violenza” è il primo YAMA, SI ESTENDE AI PENSIERI NEGATIVI,DISTRUTTIVI..è la base della PACE MENTALE.
 
Il primo Yama, non nuocere, può sembrare banale. È una cosa ovvia, anche se poi, guardandoci intorno ed aprendo un giornale, ci rendiamo conto di come non sia affatto banale e ovvio. 
Possiamo guardarla in grande.. e vediamo la morte tutto intorno a noi, l’indifferenza nel provocarla..ma guardiamo anche nel piccolo quante volte capita di far soffrire qualcuno per motivi futili? Spesso nei posti di lavoro sembra lo sport preferito!!
 
Il principio di tolleranza che sta alla base di AHIMSA è molto bello.. Ahimsa è prima di ogni cosa fare il possibile per non provocare sofferenza negli altri. Perché a volte anche nel voler amare, nella ricerca di aiutare il prossimo si finisce per provocare altra sofferenza.
 
Ahimsa è la pratica della non-violenza, che comprende la violenza fisica, mentale ed emozionale verso gli altri e se stessi. Creiamo violenza più spesso nelle nostre reazioni agli eventi e gli altri, creando abitualmente giudizio, la critica, la rabbia o irritazione. 
La compassione è la capacità di accettare gli eventi così come sono con un cuore aperto e amorevole. Si tratta di un lasciar andare di reagire a una situazione in un modo condizionale e negativo, e sostituisce quei pensieri o sentimenti con gentilezza, l’accettazione e l’amore. In un primo momento la compassione praticare è difficile, frustrante e non divertente.
Il punto forte è riuscire d’avere tanta compassione di noi che non riusciamo ad avere compassione!!
 
“SATYA” è la verità, non inteso come il semplice non mentire. Satya significa, oltre ad essere vero nelle parole, anche essere se stessi.  Vimala afferma che Satya è essere coerenti alla verità che si è compresa. Comunicare i fatti per quello che sono senza aggiungere motivazioni proprie.
 
“NIYAMA” la pulizia, la consapevolezza, l’abbandono…
 
INDICAZIONI..CHE NON SUSCITERANNO IL SENSO DI COLPA

Il fatto che Yama e Nyama sono un’indicazione, uno strumento di lavoro e non dei comandamenti non ci condurrà a sviluppare il senso di colpa… CHE HA PORTATO ALLA ROVINA IL NOSTRO SPIRITO E SALUTE.
 
Oltre a tutto questo appena accennato…se seguito fin dalla più tenera età, lo yoga, può diventare uno strumento prezioso per la prevenzione e la cura di disturbi e disagi fisici ( lo Yoga ha anche positivi effetti sul fisico e sulla postura, riduce il rischio di scoliosi e altri disturbi della colonna vertebrale, migliora flessibilità e coordinazione)  e psichici.
 
…….. impara a respirare, rilassarsi,concentrarsi
 
Attraverso le posizioni (asana), il rilassamento e la meditazione imparano a controllare le loro emozioni eliminando le tensioni che disturbano il corpo e la mente, viaggiando con la musica e  la danza per lo sviluppo neuroendocrino, imparano anche ad ascoltare e apprezzare il silenzio che ha un effetto terapeutico.
Attraverso lo yoga, quindi, il bambino ha la possibilità di riuscire a mantenere l’attenzione, la concentrazione (miglior rendimento scolastico), scoprire e percepire un mondo misterioso e fantastico dentro di sé; imparare a respirare prendendo coscienza ; migliorare forza, resistenza, equilibrio, coordinazione, flessibilità, e agilità; imparare a rilassarsi, conoscere e capire le emozioni e quindi sviluppare capacità di autocontrollo; riconoscere la bellezza della lentezza, della pausa e migliorare le capacità di relazionarsi e collaborare con il gruppo.
Insegnando al bambino a respirare bene, egli perderà il senso di paura, acquisterà maggior sicurezza e autocoscienza.
 
 
Una disciplina adatta ai bambini ipercinetici e ansiosi

Lo yoga è una pratica adatta a qualsiasi bambino – dice Franzini – ma è sicuramente ideale per bambini ipercinetici, aggressivi, ansiosi, paurosi o con disturbi dell’attenzione e dell’apprendimento. Infatti in questi anni molte scuole hanno introdotto lo yoga al loro interno (un protocollo ministeriale del 2007 consente l’insegnamento di questa disciplina nelle scuole, ndr) , notando che i bambini che hanno seguito questo percorso sono diventati più consapevoli e sensibili verso se stessi e gli altri (diminuendo nel tempo comportamenti come il bullismo). Certo, i risultati non sono immediati, ma nel corso di almeno un anno gli effetti sono tangibili”.

Le esperienze maturate nel mondo della scuola come il bullismo sono drasticamente diminuite negli allievi che hanno partecipato alle lezioni di yoga.

 
Anche i bambini sanno meditare..
 
Anche i bambini possono meditare.
L’approccio più ovvio è quello della “Meditazione Gioco” (Meditation & Play). Quando il bambino avrà capito il valore di quello che sta facendo e come la meditazione può aiutarlo a stare meglio nei momenti del bisogno, allora probabilmente lo farà da sé e saprà in ogni momento come usare quello che ha imparato.
 
Come per gli adulti, la meditazione è un momento di rilassamento davvero utile per i più piccoli. Gli incontri di Yoga per bambini si possono concludere con alcuni minuti di meditazione o di rilassamento, con una durata che può variare da un paio di minuti a 10-15 minuti a seconda dell’età dei partecipanti.
 
Una meditazione adatta ai bambini e di durata breve potrebbe essere facilmente introdotta nell’orario scolastico durante le lezioni delle materie tradizionali, presentandola come un momento di relax. rigenerante e benefico. Sarebbe davvero un toccasana per tutta la classe.
 
A quale età iniziare lo Yoga?
 
I centri Yoga accreditati organizzano corsi anche per bambini di due anni, che possono anche prevedere la presenza di un genitore (un’occasione per rinsaldare il legame tra genitore e figlio e per ritagliarsi uno spazio esclusivo di condivisione), per i bambini di cinque anni il corso diventa sempre più elaborato.
 
I principi dello yoga si possono insegnare già dalla nascita,come vedremo in seguito veramente interessante il discorso dello yoga prenatale,appena nato…il massaggio..
 
Il mio consiglio è GENITORI FATE YOGA CON I VOSTRI BAMBINI!!!
 
YOGA E PATOLOGIEDisturbi alimentari
“Lo Yoga parla al corpo e alla mente nello stesso tempo e dà dei metodi per agire sulla mente e sul corpo contemporaneamente. Questo è importante per la cura dell’anoressia, perchè l’anoressia è tipicamente un disturbo psicosomatico. La parola non è sufficiente, le medicine non sono sufficienti, ma si deve trovare un modo per agire sul corpo e la mente contemporaneamente.” Sostiene lo psichiatra francese Jaques Vigne, autore del libro “Anoressia e Conoscenza Interiore”. Lo Yoga aiuta, in questo tipo di disturbi, a ricostruire un nuovo rapporto con sè stessi partendo dal corpo, fino al raggiungimento di una nuova consapevolezza interiore, basata sulla fiducia e sull’amore verso il proprio intero essere.

Lo Yoga aiuta a superare traumi e momenti difficili
Vogliamo dedicare e rivolgere la pratica Yoga anche a tutti quei bambini che si trovano a dover affrontare un momento difficile. Le cause possono essere diverse: una degenza ospedaliera, una malattia, un lutto in famiglia, una separazione, un trauma ecc. Riteniamo che sia fondamentale fornire al bambino, in questi momenti particolari di vita, un’assistenza costante e continuativa, accompagnandolo per mano. La pratica Yoga è: fornire gli strumenti interiori per comprendere ciò che accade, trovare la calma e il coraggio necessari per vivere la realtà.

Iperattività e disturbi dell’attenzione
La pratica Yoga agisce su più livelli: è una pratica fisica, che usa molto il corpo in modo strutturato e completo; agisce sulla mente, lavorando sulla concentrazione, l’equilibrio, l’accettazione, il coraggio, la quiete e la creatività; e agisce sulle emozioni, seppur indirettamente: il bambino trova il centro di sé, impara ad osservare la sua parte interiore con naturalezza, a diventarne consapevole, e a gestirla con serenità.

Disprassia e disturbi della coordinazione e del movimento
Il lavoro con il giovane studente mira ad incrementare e migliorare la coordinazione grosso-motoria e la coordinazione oculo-manuale. Lentamente e step by step, con semplici e adeguati movimenti, legati al respiro e uniti al gioco, si esplorerà il corpo. In un clima sereno e giocoso, il bambino con disprassia si cimenterà in posizioni guidate e sostenute, che lo metteranno in contatto con le sue capacità e possibilità, sviluppando la concentrazione e la sua autostima.

Sindrome di Down
Lo Yoga, attraverso le Asana, aiuta ad allungare, tonificare e rafforzare tutto il corpo, agisce a beneficio degli organi interni e contribuisce a bilanciare e rivitalizzare le ghiandole endocrine. La pratica del respiro aumenta la capacità respiratoria e allevia problemi legati alla digestione e allo stress. La pratica Yoga, nei suoi molteplici aspetti, lavora sul sistema nervoso centrale, accresce la consapevolezza del corpo, l’abilità motoria, la concentrazione, la memoria.

Autismo e Sindrome di Asperger
Con lo Yoga si intende lavorare sia sul piano fisico, sia, seppur indirettamente, sul piano motivo del giovane studente. Questi sono solo alcuni dei benefici della pratica Yoga, appurati da The Academy for Autism in Orlando FL (dove lo Yoga è una pratica quotidiana): aiuta nei processi sensoriali, la modulazione, la consapevolezza del corpo, il rilassamento, il piano motorio, il controllo, la forza e la resistenza, la coordinazione, l’integrazione bilaterale, l’equilibrio, le sequenze, il seguire le istruzioni, la durata dell’attenzione, l’interazione sociale. Inoltre la pratica Yoga lavora per ridurre i livelli di ansia e stress ed incrementare la comunicazione.

Anomalie e paralisi cerebrali
Non c’è limite fisico o cerebrale che non permetta una pratica dolce e profonda. Posture comode e movimenti lievi conducono i bambini con questi tipi di disturbi alla riscoperta serena del proprio corpo e al rilascio di ogni tensione fisica, mentale ed emotiva. La pratica Yoga varia a seconda delle condizioni e dei bisogni del singolo, alternando Asana sostenute e guidate, a Pranayama, Rilassamento, Meditazione, giochi sensoriali.

Una delle tantissime testimonianze di chi dedica la sua vita allo yoga per bambini con bisogni speciali è Ylenia Malti. Potrete trovare la sua metodologia 1:1 ovvero yoga individuale..e contatti.

Altra bellissima testimonianza è il lavoro di Clemi Tedeschi, presidente dell’Associazione Italiana Pedagogia Yoga che ha ideato un percorso di yoga per bambini disabili.

Karina Mirsky insegnante di yoga per disabili in una interessante intervista (in inglese). Eccone un estratto: “Non ci sono differenze sostanziali nel mio stile di insegnamento (con o senza i disabili, ndr) perché esso è in base a cosa gli studenti sono in grado di fare in sicurezza. (…) La mia sfida è trovare il modo migliore per aiutare e non sempre so come fare. Questa “ignoranza” mi rende umile e mi fornisce l’opportunità di imparare. (…) Nessuno di noi vuole essere identificato con i propri limiti o il proprio dolore e (nella classe di yoga, ndr) abbiamo l’opportunità di dimostrare di essere qualcos’altro”.

L’unica regola da non dimenticare
Chi pratica una disciplina come lo yoga o la meditazione lo sa: per ottenere benefici effettivi è necessario essere costanti. 10-15 minuti di yoga praticati ogni giorno valgono di più di due ore una volta alla settimana. La stessa regola vale per i più piccoli: per ottenere miglioramenti visibili nel tempo, la costanza è un requisito indispensabile.
 
Da chi imparare
Il mio consiglio , vale anche per gli adulti.. è quello di essere seguiti da un insegnante di yoga che conosco l’ayurveda, perchè si tratta di due discipline che vivono insieme.. e molti non sanno quanto sia importante il collegamento con l’ayurveda.
Purtroppo molti sono gli insegnanti che si improvvisano.. o che vivono lo yoga come ginnastica piuttosto che come via e cammino per la salute.Mi è capitato infatti un racconto assurdo di una mia amica..ha tantissime patologie fra cui ernie cervicali,problemi alla spina dorsale..fibromialgia,intolleranze..le ho consigliato di farsi seguire da un maestro di yoga.
E’ andata a Trieste in un grande centro famoso di Yoga.. le hanno detto Signora lei assolutamente non potrà MAI FARE YOGA con quello che ha!!!

Quando ho raccontato questo al mio maestro è rimasto stupefatto.. e mi ha detto gli stessi insegnanti non sanno…
Yoga non è ginnastica..yoga non è solo asana e per di più acrobatiche!!
Yoga è respirazione, meditazione,posizioni,rilassamento,consapevolezza del proprio corpo.
Yoga è anche semplicemente stare seduti ed imparare a respirare!!!
Quindi cerchiamo un buon maestro che conosca ayurveda.. laureato..

Fonte:http://www.lifeme.it
Vedi anche:
https://nirvaira.org/2015/12/yoga-per-i-bimbi/
 
 

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