Orgonoterapia

“Nel tempo, Reich si rese conto che esiste un’energia che circola all’interno del corpo umano e che è la stessa energia che si trova nel cosmo è stata chiamata l’energia orgonica.
Questa energia si presenta in diverse forme e concentrazioni.
L’energia orgonica è l’energia vitale che, per ragioni mentali, corporee, psicologiche, emotive o energetiche, può essere stagnante in alcune parti del corpo, causando sintomi e malattie nella zona.
Reich chiamò questa tecnica Orgonoterapia.”(
cit)

Lo psichiatra austriaco Wilhelm Reich (1897–1957), negli anni dal 1934 al 1936, scoprì che in alcune zone della pelle variava il potenziale elettrico, in relazione alla presenza del piacere sessuale, tuttavia solo se presente la sensazione d’amore, ovvero se si genera l’orgasmo.

Reich scoprì la legge energetica dei 4 tempi: tensione, carica, scarica, rilassamento.

Egli rintracciò l’anello di congiunzione tra la materia inanimata, organica, e la materia biologica, organica, con la presenza dei bioni.

Bioni ed energia ergonica

I bioni sarebbero vescicole di materia pulsante, che prendono forma dall’aggregazione della materia chimica organica (sterilizzata) e della degenerazione delle strutture viventi organizzate.

I bioni emettono una particolare forma di energia, diversa da quelle scientificamente conosciute. Negli USA, durante gli anni Quaranta, Reich chiamerà questa energia, presente ovunque ma in diversa concentrazione, orgone o energia orgonica.

Il termine orgone, indicante un’energia primaria, “senza massa”, prende origine dal vocabolo orgasmo, quale funzione specifica della sessualità.

Accumulatore orgonico

Per dimostrare la presenza dell’orgone progettò una apparecchiatura chiamata accumulatore orgonico o ORAC, costruito alternando materiale organico (cartone, cotone, lana, legno) con materiale inorganico (lamiera, ecc.). Lo strato inorganico dev’essere rivolto verso l’esterno, quello organico verso l’interno; il numero degli strati definisce la quantità di energia vitale accumulata nell’ORAC.

Schema dell’accumulatore orgonico

Per corroborare la propria scoperta, fece ricorso alla microscopia energetica. Osservando la presenza dei bioni partendo dall’analisi sui bacilli T, egli analizzava le caratteristiche vitali (e non chimiche) dei materiali citologici ed ematologici, quali i parametri di: luminosità, colorazione, pulsazione, movimento.

Le valutazioni informavano sullo stato di benessere delle zone da cui provenivano. Reich stabilì una scala di degenerazioni, in relazione ai blocchi energetici delle corazze (una specie di Pap test energetico). 

Indicazioni

Nell’ambito terapeutico l’accumulatore orgonico ha dimostrato di rallentare i processi di degenerazione dei tessuti, di accelerare la rimarginazione di ferite, e migliorare l’andamento chimico di numerose patologie.

Lo stesso Reich riuscì a prolungare la vita a soggetti affetti da tumori maligni. A proposito del cancro va ricordato il testo in due volumi di Reich “La biopatia del cancro”.

Secondo Reich il cancro sarebbe una malattia che coinvolge tutto il corpo, la cui causa primaria sarebbe dovuta alle frustrazioni sessuali.

tratto da “Enciclopedia delle Discipline Bio-naturali”,
Valerio Sanfo, ed A.E.ME.TRA.

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