Il Dott. Fariselli è presidente dell’associazione AVI, medico chirurgo in oncologia, dirigente medico dell’Istituto Nazionale dei tumori di Milano.
La difficoltà nell’accettare l’alimentazione vegetariana è dato dal fatto che su quasi tutti i libri c’è scritto che è necessario mangiare carne.
La necessità di mangiare carne secondo tali testi deriva dalla presenza di proteine, il Dott. Fariselli ha contestato ciò, in quanto le proteine si possono trovare anche nei vegetali, l’unica cosa che non si trova nei vegetali è la vitamina B12 che può essere addizionata alla dieta.
La carne produce stipsi in quanto apporta grassi saturi che sono i più i dannosi e più difficili da smaltire, invece i grassi insaturi meno dannosi si trovano in pesce e vegetali.
Per i vegetariani anche il pesce è da bandire dalla dieta in quanto contrari alla sofferenza inflitta agli animali come esseri viventi.
Se si considera la bioterapia nutrizionale il canone è l’alimentazione vegetariana con la quale si possono prevenire e persino curare tante malattie.
Ad esempio per l’omotossicologia la carne di suino favorisce le gengiviti ed i processi infiammatori generali.
Altro dato significativo è che nei vegetariani il cancro è meno frequente, “la scienza non può spiegare tutto” afferma il Dott. Fariselli, in questa società in cui la vita media si è allungata, c’è l’inquinamento, e le medicine che non danno sempre grossi risultati, è necessario curare l’alimentazione per curare se stessi. E’ necessario mangiare in modo regolare alternando i cibi, inoltre è meglio mangiare cibi biologici e di stagione, in quanto è maggiore la presenza di vitamine e sali minerali.
Contro il cancro ci vogliono grandi forze di guarigione e una buona fonte di tali forze sono i vegetali.
Anche uno sportivo può essere vegetariano in quanto l’apporto proteico della carne può essere sostituito dalla soia. Inoltre il deposito dei grassi dei vegetariani è sottoforma di granuli di glicogeno più facili da metabolizzare, mentre negli onnivori il deposito di grassi deve essere smaltito dalle lipasi per cui il processo comporta più spreco di energie.
Fonte :www.scienzavegetariana.it
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