Metalli colloidali – schede

ARGENTO COLLOIDALE

Stimola la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive. Stimola la secrezione del muco e la troficità delle mucose del tubo digerente. Stimola lo smaltimento dei residui dall’intestino e delle urine dalla vescica. Stimola l’eliminazione dei sali minerali attraverso il sudore. Stimola la memoria e l’immaginazione creativa. Stimola la funzione riproduttiva. Stimola la secrezione del latte materno. Favorisce il sonno. Antivirale e antibatterico (insieme a oro e rame). Antinfiammatorio. Analgesico. Antisettico (è uno dei più antichi metalli utilizzati in medicina come antisettico). Rigenerante della pelle e cicatrizzante. Revitalizzante.

La carenza di argento può determinare: disturbi della digestione e dell’assimilazione, inappetenza, disturbi del sonno, diarrea nervosa, costipazione, irritazione cronica della vescica, metrorragie e dismenorree, menopausa precoce, sterilità, diminuzione della lattazione, mastite cronica, pelle secca, rughe precoci, fanere delle unghie e capelli fragili, ptosi genitale, distonie neurovegetative, pressione alta, labilità psico-emotiva, collassi, ipotermia, emicrania, processi degenerativi, nevrosi, perdita di memoria, apatia.

L’eccedenza di argento, che non si produce mai mediante l’assimilazione del cibo bensì tramite l’ingestione continuata di farmaci contenenti composti di argento (a causa della differenza di dimensioni delle particelle del metallo), può determinare:, colorazione grigia della pelle (argiria), aumento dell’appetito, aumento dell’adiposi, ferite con formazioni cheloidee, disturbi del sonno, infiammazioni ed emorragia mucosa, dolori addominali, pelle infiammata, frequenti infezioni, epistassi, pletora, nevralgie, nevrite, anabolismo biologico. Nella sfera mentale:, sonnambulismo, isteria, eccessi di immaginazione.

ORO COLLOIDALE

Regolarizza il ritmo cardiaco, stimola, migliora e rigenera l’attività neuronale, stabilizza la struttura del collagene, stimola la funzione sessuale (insieme con zinco e rame), stimola l’attività cellulare, aumenta l’immunità e stimola la fagocitosi, antibiotico, antiinfiammatorio, termoregolatore, anticancerogeno (insieme con zinco e rame), antitossico (disintossicante), cicatrizzante, chelante, vitalizzante.

La carenza di oro può determinare:, vampate di calore, disturbi del ritmo cardiaco, iperemia, ipertermia, trombosi, embolia, ipertensione, tachicardia, aumento del volume di sangue, pletora, pericardite, flebite, arterite, allergia, infiammazioni, reazioni autoimmuni, ipervascolarizzazione, stomatite, colite, emorroidi, emorragie, epatite, ittero, albuminuria, metrite, mialgia, reumatismi articolari, osteomielite, periostite, nevralgie intercostali, nevralgia del trigemino, fotofobia, blefarite, rinite, osteite, mastoidite, acufene, eritema, eczemi, acne rosacea, ascessi.

RAME COLLOIDALE

Interviene nel metabolismo di calcio e fosforo. Partecipa alla costituzione delle ossa. Interviene nel processo della crescita. È coinvolto nell’assorbimento e nel metabolismo del ferro, con un ruolo importante nella sintesi dell’emoglobina per la formazione dei globuli rossi; ha quindi un’azione antianemica. Svolge funzioni di sintesi per proteine e prostaglandine. Interviene nell’assorbimento della vitamina C (permettendo la lotta alle infezioni). In associazione con la vitamina C il rame aiuta il ferro a fissarsi nei globuli rossi e nei muscoli, favorisce la maturazione delle ossa, prevenendone la demineralizzazione tramite l’azione sul collagene. Regolarizza le funzioni di tiroide, ipofisi e gonadi e stimola le ghiandole surrenali. Diminuisce il peptide natriuretico, che è l’ormone ipotensivo prodotto dal cuore. Stimola la secrezione degli enzimi pancreatici, favorendo l’assorbimento intestinale di grassi e zuccheri. Favorisce la sintesi della guaina mielinica dei nervi, partecipando ad alcune conversioni di aminoacidi e alla sintesi dei fosfolipidi. È un tonico nervoso. Rafforza il sistema immunitario. Agisce su linfonodi, timo e milza (la carenza di rame rallenta la risposta dei linfociti contro i germi, soprattutto nella milza). È un agente antivirale e antibatterico. Ha un’azione diretta sui focolai d’infezione. L’azione battericida di contatto è molto più grande rispetto agli altri elementi minerali (1 mg di rame può distruggere 5 mg di bacillo coli o di stafilococco aureo). Abbassa il colesterolo.

Il rame, associato con lo zinco, equilibra le reazioni di ossidoriduzione, favorendo l’azione di selenio e ferro. Interviene nella sintesi di: superossido-dismutasi (che ha un ruolo di prevenzione delle lesioni tissutali causate dai radicali liberi), ceruloplasmina e citocromo-ossidasi (uno degli enzimi più importanti nel nostro corpo: fa in modo che le nostre cellule possano utilizzare l’ossigeno che noi mandiamo loro respirando; un deficit di citocromo-ossidasi può determinare l’alterazione o addirittura la morte della cellula); il citocromo-ossidasi associato al ferro permette di incorporare la forza vitale nelle molecole di adenosina trifosfato (ATP), che sono depositi di energia.

Transaminasi (ha un ruolo nel metabolismo degli aminoacidi), lisil-ossidasi (influenza l’elasticità di pareti arteriose, tendini e legamenti poiché favorisce la reticolazione delle fibre collageniche ed elastiniche). Pigmenta e protegge la pelle e i capelli (favorisce la produzione di melanina). Previene incidenti vascolari e aneurismi. Garantisce il corretto funzionamento delle articolazioni. Amplifica le sensazioni gustative. Impedisce la sterilità. Stimola l’anabolismo. Stimola la formazione dei succhi gastrici. Stimola la secrezione degli ormoni tiroidei (tiroxina, triiodotironina).

L’associazione di rame con ferro e magnesio è utile nelle diete dimagranti, per sostenere il regime alimentare specifico e per evitare affaticamento, irritabilità e sonnolenza. Antiallergico, anticancerogeno, antidoto al cadmio, antinfiammatorio, antisettico, antiulceroso.

La carenza di rame può predisporre a malattie quali il morbo di Alzheimer e la demenza.

In caso di carenza di rame possono apparire: disturbi dermatologici (couperose, dermatite seborroica, ulcerazioni della pelle)  anemia, aneurisma, dissezione arteriosa, anoressia, aritmie, artriti, cattiva assimilazione del ferro, astenia ,demineralizzazione delle ossa, depigmentazione dei capelli, difficoltà respiratoria in caso di sforzi, edema, enfisema polmonare, ipercolesterolemia, fratture ossee, frammentazione delle strutture elastiche, immunità ridotta, insufficienza venosa (varici), osteoporosi, disturbi cardiovascolari, pallore, mancanza di elasticità dei tessuti (in particolare delle arterie); si possono rompre le pareti vascolari, disturbi della tiroide, disturbi trofiche, trombosi, vitiligine, ipotensione arteriosa, tetania, spasmofilia, cianosi, ipocloridria, costipazione, coliche intestinali, stasi venose, cirrosi epatica, litiasi biliare, litiasi urica, dolori alla vescica, crampi, alopecia, gotta, artrite, distrofia ossea, apatia, inibizione, torpore, ansia, manifestazioni schizofreniche, dispepsia, distonie, disturbi della crescita, diarrea cronica, rachitismo, osteomalacia, paralisi degli arti, fenomeni di degenerescenza a livello del sistema nervoso.

L’eccesso di rame è raramente incontrato giacché si elimina facilmente dal corpo, ad eccezione delle persone affette da degenerazione epatolenticolare (morbo di Wilson).

PLATINO COLLOIDALE

Questo metallo esiste in quantità infinitesimali nella struttura degli organismi viventi. Anche se al giorno d’oggi non se ne considera necessario un apporto giornaliero nel corpo umano per i processi biologici, la sua presenza anche se in piccole dosi può svolgere un ruolo importante per i suddetti processi. Le ricerche moderne hanno scoperto che il platino esercita una serie di azioni significative in ambito biologico. Così, i composti del platino, per es. il cisplatino, sono usati nei trattamenti di chemioterapia in caso di tumore, sfortunatamente con forti effetti collaterali, così come avviene nel caso di tutti metalli “nobili” quando usati sotto forma ionica, soprattutto con valenza 3. A differenza di questi composti, l’utilizzo diretto di questo metallo nobile, in soluzione colloidale, si dimostra non tossico a parità di quantità.

Tra gli effetti benefici più importanti si evidenziano: antiossidante 20 volte più forte della catalasi (un enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi, coinvolto nella disintossicazione delle cellule da specie reattive dell’ossigeno, che catalizza nell’interno delle cellule la scissione dell’acqua ossigenata in acqua e ossigeno molecolare), rigenerante del sistema nervoso, antitumorale, anticancerogeno, aiuta nella corretta rigenerazione dei tessuti del cuore, del timo, e dell’intero sistema endocrino, contribuisce alla riparazione del DNA, favorisce l’apparizione dei sogni lucidi.

ZINCO COLLOIDALE

Entra nella composizione di più di 100 enzimi. Aiuta a fissare il calcio. Interviene nell’equilibrio acido-basico del sangue. Sostiene le funzioni del fegato e lo protegge dalle tossine. Inibisce la liberazione di serotonina e istamina. Regolarizza  il metabolismo delle proteine e del fosforo. Facilita l’assimilazione dei glucidi  e delle proteine a livello del tubo digerente. Interviene nella sintesi di aminoacidi e lecitine. Favorisce la crescita e lo sviluppo degli organi riproduttivi, contribuisce alla maturazione delle ghiandole sessuali.  Stimola il sistema nervoso. Antidepressivo. Supporta la rigenerazione dei tessuti e delle cartilagini. Migliora il metabolismo cellulare e contribuisce a mantenere la normale funzione delle cellule. Sostiene il miglioramento delle prestazioni maschili: in particolare la carenza di zinco provoca uno sperma poco mobile, spesso sterile, carenza di androgeni, progesterone, ormoni corticosteroidi, ipertrofia prostatica. Mantiene sano il sistema immunitario. Necessario per produrre insulina e per immagazzinarla, antidiabetico. Facilita la riparazione del DNA e migliora l’attività del sistema immunitario e del sistema ormonale e vascolare. Agisce come: ipocolesterolemizzante, antiossidante, antinfiammatorio, antisettico, astringente, tonico. Promuove la salute della pelle, la sintesi di cheratina e collagene;

Se è carente: macchie bianche, fragilità delle unghie, smagliature da rottura del collagene cutaneo, strie bianche; 

In caso di carenza assoluta: strie rosse; odore eccessivo dei piedi.

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