“In questo passaggio Gesu’ dice: “Quando risusciteranno dai morti, infatti, gli uomini non prenderanno moglie, ne’ le donne marito, ma saranno come angeli nei cieli”. E per diventare angeli, dove mai gli uomini sono potuti evolvere cosi’ magnificamente? Non nella tomba, in ogni caso. Nella tomba non c’e’ evoluzione, si rimane quelli di prima. Non e’ quindi dopo essere rimasti per anni in una tomba che gli uomini risusciteranno simili ad angeli. Come potrebbero? E comunque, se sono diventati angeli, perche’ giudicarli? Non si giudicano gli angeli. Occorre dunque comprendere che tra la morte e la resurrezione, vi e’ tutto un intervallo di tempo durante il quale gli esseri umani possono trasformarsi ed evolvere. Si’, perche’ si reincarnano. Per piu’ e piu’ volte partiranno, ritorneranno, ripartiranno… e riusciranno a perfezionarsi talmente tanto da diventare angeli. Ed e’ questa la resurrezione.
Tutti gli uomini sono dunque predestinati a risuscitare un giorno e a diventare come gli angeli, di una purezza perfetta. Ma questa resurrezione sottintende la reincarnazione. Volermi ora convincere che sara’ nella tomba che gli uomini diverranno angeli… Neanche per idea! Essi usciranno da li’, si reincarneranno, impareranno e si purificheranno fino a diventare perfetti. Ecco cos’e’ la resurrezione: e’ questo miglioramento che a poco a poco li condurra’ alla perfezione. Tutte le creature risusciteranno un giorno in questo modo, ma non i morti… Solo i vivi risusciteranno.”
Maestro Omraam Mikhael Aivanhov
Brano estratto da: Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica, Coll. Izvor n. I209.
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“Vi ho appena detto che lo strato piu’ sottile del corpo eterico viene chiamato “etere riflettore” ed e’ la sede della memoria. Ma questa memoria riguarda in particolare solo l’essere umano: sono i suoi archivi personali. Per conoscere gli archivi dell’universo, e’ necessario andare a cercare una memoria piu’ elevata nel corpo buddhico, poiche’ e’ la’ che si registrano gli avvenimenti dell’universo.
Il corpo buddhico e’ il corpo dell’amore disinteressato, della beatitudine assoluta, della purezza assoluta. Il Cristo e il Buddha sono stati esempi perfetti dell’amore, del sacrificio e della purezza. Ecco perche’ il discepolo istruito in questa scienza deve cercare di sviluppare i sentimenti e i desideri piu’ disinteressati e piu’ puri per poter nutrire il suo corpo eterico e il suo corpo buddhico. Egli li nutre come la madre nutre in se’ il bambino: con il proprio sangue.
In base alla qualita’ del proprio sangue, la madre mette al mondo un bambino sano o malaticcio; alla stessa stregua, l’essere umano forma i suoi corpi spirituali con il nutrimento che da’ loro. Con il lavoro disinteressato, il sacrificio e l’amore divino, l’uomo costruisce il suo corpo di gloria, lo amplifica nella luce e nella bellezza, e grazie a quel corpo di gloria egli resuscita e diviene immortale.”
Maestro Omraam Mikhael Aivanhov
Brano estratto da: In Principio era il Verbo, Coll. Omnia n. I009.
“Accettando di morire sulla croce, Gesù ha compiuto un sacrificio su cui dobbiamo meditare al fine di misurarne tutta la grandezza e associarci a esso con il pensiero. Tuttavia nella nuova vita che ora il Cristo ci propone, non si consiglia di indugiare sul supplizio della croce, poiché il Cristo si manifesta anche attraverso la luce, la bellezza e la gioia. Nella nuova cultura, è il pensiero della gloria del Cristo che deve nutrire la nostra vita interiore. Il Cielo si rallegrerà vedendo che smettiamo di baciare la polvere e di inginocchiarci davanti a dei sepolcri, poiché ci ha destinati all’avvenire più grandioso. Se esistono dei morti di cui è necessario occuparsi, non sono quelli dei cimiteri, ma quelli che sono sepolti nel nostro mondo interiore: le nostre vecchie abitudini e le nostre vecchie concezioni erronee. Sono quelli i morti che dobbiamo cercare, per farla finita con loro. Quando ci riusciremo, entreremo anche noi nella gloria del Cristo.”
O.M.Aivanhov
Felice e meravigliosa Pasqua a tutti!
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