Samadhi Pada (Jnana marga)

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Il mito primordiale racconta che la creazione è lo smembramento di Prajapati durante un atto sacrificale.
Patanjali riprende nel suo trattato le tematiche del Samkhya e la contrapposizione fondamentale tra un polo Essenziale-Spirituale (Purusha) ed uno Sostanziale/ Materiale (Prakriti).
Citta (coscienza) percepisce (conosce) un oggetto modificandosi in relazione all’oggetto stesso, la coscienza continua perciò a modificarsi senza posa.
Nella persona Citta rappresenta Prakriti , la quale, quando le sue componenti sono in equilibrio, riposa nell’immobilità, riflettendo, come uno specchio limpido, l’immagine di Purusha, lo Spirito. Quando tale equilibrio si altera la persona, per una sorta di illusione (Maya) tende ad identificarsi con le modificazioni della coscienza (citta).
Lo Yoga consiste nell’arresto di questo processo di cambiamento, allora la persona smetterà di identificarsi con le modificazioni della mente, scoprendo invece la propria realtà spirituale Patanjali ammette una unica eccezione: L’assorbimento della mente in un solo e determinato oggetto.
Il samadhi con seme consiste nel predominio di una sola modificazione della coscienza.
Nel samadhi senza seme tutte le modificazioni della coscienza sono inibite.
(Lo stato di Samadhi è il culmine dello stato meditativo, detto anche stato di Unità, dove meditante, meditazione e oggetto di meditazione si unificano)

(Patanjali)

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